Freitag, 21 Mai 2021
La Giunta provinciale, su proposta di Stefania Segnana, assessore alla salute, politiche sociali, disabilità e famiglia, ha approvato la delibera che consente di confermare per altri tre anni la convenzione con la Regione Emilia Romagna per il Centro di protonterapia di Trento. Il rinnovo permette ai pazienti provenienti da fuori Trentino, in questo caso dall’Emilia Romagna, di continuare ad accedere alle cure specialistiche per la lotta ai tumori offerte da una struttura di eccellenza come quella trentina. “L’intesa con l’Emilia Romagna è un ulteriore conferma del fatto che la nostra Protonterapia sia ormai diventata un punto di riferimento nazionale e internazionale - così l’assessore Segnana -. Un’eccellenza sanitaria e scientifica, capace di offrire trattamenti ad alta specializzazione per la cura dei casi clinici più complessi. E allo stesso tempo una realtà che ha continuato a svolgere la sua importante attività anche durante la pandemia, rispettando tutti i protocolli Covid”.
Gli accordi con le Regioni sono importanti per confermare l’accessibilità ai pazienti extra-provinciali al Centro di protonterapia di Trento - l’unico in Europa afferente ad un’azienda sanitaria pubblica - e che offre prestazioni anche ai cittadini provenienti dal resto d’Italia e dall’estero (a gennaio ad esempio è stata siglata l’intesa con Dubai).
A livello nazionale la protonterapia, ancorché riconosciuta nei livelli essenziali di assistenza con il Dpcm (Decreto del presidente del consiglio dei ministri) del 12 gennaio 2017 non è direttamente accessibile dai pazienti da fuori del Trentino, in quanto non è ancora stato emanato il decreto ministeriale di approvazione delle tariffe di assistenza specialistica. Si tratta dello strumento che consentirebbe di procedere alla prescrizione a carico del Servizio sanitario nazionale e quindi di addebitare gli oneri nell’ambito della mobilità sanitaria interregionale. Pertanto, per le prestazioni di protonterapia risulta necessario arrivare a specifici accordi con le Regioni. È questo il caso dell’intesa con l’Emilia Romagna.
La convenzione che verrà sottoscritta per il Trentino dall’assessore Segnana prevede una durata triennale e definisce i criteri clinici e condizioni di accesso ai trattamenti di protonterapia erogati dal Centro a favore dei pazienti emiliano-romagnoli. Le modalità attuative sono demandate ad un’apposita intesa fra APSS e la Direzione generale cura della persona, salute e welfare della Regione Emilia Romagna.