Lunedì, 08 Luglio 2019
Tra un allenamento, una riunione tecnica e una seduta in palestra l’Italrugby del coach Conor O’Shea, in ritiro premondiale a Pergine Valsugana, ha trovato il tempo per visitare il Centro di protonterapia di Trento, la struttura altamente specialistica dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari per la cura dei tumori attraverso l’utilizzo di tecnologia sofisticata e innovativa.
La seconda linea Marco Fuser e il mediano di mischia Marcello Violi insieme all’allenatore O’Shea hanno incontrato i piccoli pazienti del Centro e visitato la struttura di via al Desert.
I medici e i fisici dell’Unità operativa di protonterapia hanno accompagnato la delegazione dell’Italrugby a visitare i diversi spazi del Centro, in particolare il gantry, la camera di trattamento, e il ciclotrone, l’enorme sistema che trasporta e rilascia il fascio di protoni. Gli atleti hanno mostrato grande interesse per l’attività del centro e in particolare per quella dedicata ai pazienti pediatrici. La protonterapia è infatti un trattamento particolarmente utile nel caso di tumori in età pediatrica, perché rispetto al trattamento tradizionale ai raggi X riduce il rischio di difetti nella crescita e di problemi nello sviluppo. Dopo aver visitato le varie sale della struttura, i ragazzi dell’Italrugby hanno voluto incontrare i piccoli pazienti per regalare loro qualche momento di spensieratezza, prima di tornare in ritiro a Pergine.
La nazionale italiana di rugby è a Pergine Valsugana tutta la settimana per prepararsi al meglio in vista dei prossimi campionati mondiali che si giocheranno in Giappone a settembre. Una partnership tra la Fir - Federazione italiana rugby e Trentino Marketing prevede infatti quattro raduni estivi a Pergine Valsugana in preparazione alla rassegna iridata.
(vt)
Azienda provinciale per i servizi sanitari