Il centro di protonterapia ha come una delle principali specializzazioni il trattamento dei tumori pediatrici e dell’adolescente. I piccoli pazienti si fermano a Trento mediamente per un periodo di 6 settimane e si sottopongono a sedute di terapia giornaliere.
Ciò comporta trascorrere un lungo periodo lontano da luoghi e abitudini quotidiane, anche se accompagnati dai propri familiari, aggiungendo alla fatica fisica quella emotiva legata al dover affrontare il trattamento, con ripercussioni sul percorso di cura e più in generale sul percorso di vita.
È evidente quindi come sia importante accogliere i piccoli pazienti in un ambiente il più possibile attento al loro benessere e alle loro esigenze.
Il centro di protonterapia di Trento investe molto sugli aspetti legati all’accoglienza dei piccoli e delle loro famiglie, allestendo spazi dedicati ai bambini e promuovendo iniziative specifiche che hanno l’obiettivo di migliorare la permanenza dei piccoli pazienti durante il periodo delle cure.
L'accoglienza prevede spazi dedicati ai bisogni specifici del bambino attraverso esperienze di gioco diversificate. Gli ambienti sono stati organizzati in angolo del gioco simbolico, angolo della manipolazione e della lettura. È stato inoltre allestito uno spazio mensa adatto ai piccoli e alle loro famiglie.
Diverse sono le attività ludico ricreative proposte ai bambini, come i laboratori di ceramico-terapia organizzati dalla fondazione Thun. Momenti creativi che hanno anche una valenza terapeutica: modellare l’argilla aiuta concretamente i bambini e i ragazzi con gravi patologie a superare la paura e il dolore della malattia, mettendo l’organismo nella condizione di ricevere meglio le cure.
Sono in fase progettuale una serie di laboratori con il Muse, che offre anche degli ingressi gratuiti per i piccoli pazienti in cura e per le loro famiglie.
Da diversi anni in protonterapia viene realizzato anche il progetto scuola in ospedale, per garantire ai bambini e ai ragazzi il diritto all’istruzione come diritto a conoscere e ad apprendere nonostante la malattia. Il progetto, realizzato dall’Istituto Comprensivo Trento 4, prevede un docente dedicato che personalizza e diversifica gli interventi educativi a seconda dei bisogni di ciascun alunno, dei suoi ritmi di apprendimento e delle sue condizioni di salute, anche attraverso l’utilizzo didattico delle tecnologie e in raccordo con la scuola di provenienza e con i familiari.
Particolare attenzione viene dedicata al bambino anche nella preparazione alla terapia: per spiegare con chiarezza i vari passaggi che i piccoli pazienti dovranno affrontare, il personale utilizza un modellino che riproduce la camera di trattamento e la tac.