Il Centro di protonterapia di Trento è una struttura altamente specialistica dedicata alla cura dei tumori attraverso l’utilizzo di tecnologia sofisticata e innovativa.
La protonterapia è un trattamento radiante di precisione che utilizza particelle pesanti – i protoni – per irradiare le cellule tumorali.
Le caratteristiche fisiche dei fasci di protoni sono tali da poter rilasciare la dose con estrema precisione risparmiando i tessuti sani circostanti. Per l’erogazione della terapia è necessaria un’apparecchiatura di produzione delle particelle – il ciclotrone – e un sistema di trasporto e rilascio del fascio. Durante la terapia il paziente è posizionato su un lettino di trattamento all’interno del gantry, la struttura che permette di indirizzare le radiazioni ruotando a 360° attorno al paziente. Il Centro di Trento è dotato di due camere di trattamento dedicate ai pazienti e di una, ad uso sperimentale e di ricerca, con un fascio fisso. Il Centro è una delle unità operative dell’Ospedale di Trento. Ha iniziato l’attività clinica nell’ottobre del 2014 e trattando oltre mille pazienti nel primi cinque anni di attività.
Partirà il 1° novembre il progetto di ricerca “TOVEL: radiochirurgia con proTOni per il trattamento di tachiaritmie VEntricolari maLigne”, promosso dall’Azienda provinciale per i servizi sanitari e finanziato dalla Provincia autonoma di Trento per un importo totale di 390.000 euro.
Il progetto, cui partecipa anche l’Università degli Studi di Trento, attraverso il Dipartimento di Biologia Cellulare, Computazionale e Integrata (CIBIO) e il Centro Interdipartimentale di Scienze Mediche (CISMed), ha l’obiettivo di studiare la fattibilità di un percorso diagnostico/terapeutico innovativo per il trattamento ablativo non invasivo delle aritmie cardiache più temibili, le tachiaritmie ventricolari maligne, che rappresentano la principale causa di morte cardiaca improvvisa nel mondo. Tale trattamento prevede l’irradiazione delle zone malate del cuore mediante fasci di protoni, presso il Centro di Protonterapia di Trento.
«Un sentito grazie alla Dolomiti Energia Aquila Basket – sono le parole del direttore generale Antonio Ferro – che conferma, ancora una volta, la sua forte presenza e senso civico mettendo a disposizione dell’Associazione 27 giugno onlus tre appartamenti dei propri atleti per ospitare, nei mesi estivi, le famiglie dei piccoli pazienti in cura nel nostro Centro di protonterapia. Più volte durante questi ultimi anni la società del presidente Longhi si è spesa in prima persona per veicolare messaggi di salute o opere “di bene” quindi a loro va sicuramente il nostro più caloroso grazie. Aquila Basket rappresenta l’élite dello sport regionale e nazionale e acquisisce maggior valore il fatto che si integri con la comunità sostenendo le persone e il territorio. Nel ringraziare Dolomiti Energia Aquila Basket e l’Associazione 27 giugno aggiungo un sentito grazie verso tutte le associazione e tutti i volontari e le volontarie che si dedicano ai nostri pazienti, offrendo loro servizi e momenti migliori».